Le confetture di stagione

Sarà che mi piace coccolarmi, sarà che ho un po' di tempo a disposizione ma la frutta di stagione per me è una grossa tentazione: devo fare la confettura per le mie crostate e le colazioni. Credetemi, dopo aver mangiato la propria confettura fatta in casa non si riuscirà più a mangiare il prodotto della catena industriale perché la differenza sta proprio lì: quella marmellata l'avrai fatta tu,con le tue mani ed ha proprio il gusto che volevi.
Si possono usare tutti i tipi di frutta di stagione e usare praticamente un solo metodo che va bene per tutti i frutti, l'unica differenza sta nella quantità di zucchero da aggiungere alla frutta, che può variare da 400 gr a 800 gr di zucchero per ogni chilo di frutta pulita, in base all'acidità della frutta stessa. Qui di seguito vi darò qualche indicazione per le quantità di zucchero da usare per le diverse varietà di frutta e poi vi spiegherò il metodo.
Anche le regole da seguire sono uguali per tutti i tipi di confetture, primo fra tutte le norme igieniche: i barattoli di vetro dovranno essere puliti e sterilizzati e poi bisogna usare sempre i coperchi nuovi (costano poco davvero rispetto al lavoro che andrebbe perso in caso di alterazione) e per ultimo, e non meno importante: NON ABBIATE FRETTA e date tempo al tempo e ciò vuol dire che una ricetta che nasce con dei ritmi per ottenere certi risultati non può essere stravolta soprattutto nei tempi e poi dare gli stessi risultati! Provate e vi ricrederete.

Per la frutta molto acida:
Le mie confetture di vari frutti
  • fragole, lamponi, more, ciliege, amarene 800 gr di zucchero per chilo di frutta,
Per frutta medio dolce e poco matura:
  • pesche, albicocche, mele, pere, cotogne, susine, 400/600 gr di zucchero per chilo di frutta,
Per frutta dolce o molto matura:
  • fichi, fico d'india, susine: 300/400 gr di zucchero per chilo di frutta.

La frutta deve essere sempre pulita e sbucciata in caso di mele, fichi d'india, pesche, tagliata a pezzi e posta in un tegame di acciaio dal fondo spesso, usare un cucchiaio di legno a paletta (che poi conserverete per fare solo le marmellate).

Dunque una volta stabilito il tipo di frutta da usare e la relativa quantità di zucchero, procedere sempre in questo modo: la sera prima mettere la frutta pulita e spezzettata nel tegame, aggiungere la scorza di 1 limone bio (a piacere potete steccare la scorza con qualche chiodo di garofano) che poi toglieremo e il suo succo (n.b. per tutta la frutta acida usare solo la scorza del limone ma non il succo) e cuocere per 15 minuti dopo il punto di bollitura, schiumando, quindi mescolare diverse volte dopo avere spento il fuoco e lasciare raffreddare per tutta la notte coprendo il tegame con uno strofinaccio pulito (non usare il coperchio).

L'indomani mescolare il composto, togliere la scorza del limone e passare la frutta al passaverdure con i buchi grossi, quindi rimettere nel tegame e avviare la cottura a fuoco moderato, aggiungendo lo zucchero previsto a poco a poco facendo sciogliere bene prima di aggiungerne altro. Quando lo zucchero è tutto incorporato e comincia a sobbollire continuare la cottura a fuoco moderato mescolando sempre lentamente per non fare schizzi bollenti, per 30/ 40 minuti al massimo se il composto era ancora molto liquido (ricordate che il riposo notturno ha già favorito una parziale dispersione di liquidi attraverso l'evaporazione).

Abbassare il fuoco al minimo possibile e con un mestolo pulito e asciutto riempire 1 barattolo e chiuderlo subito e proseguire così con il resto dei barattoli mescolando sempre la marmellata tra un barattolo e l'altro. Sistemare i barattoli, sottosopra per favorire l'autosterilizzazione, in una scatola di cartone e lasciare coperto con una copertina per 48 ore. Conservare in dispensa al buio.


Attenzione! Leggere attentamente le raccomandazioni indicate di seguito.
Si raccomanda di sterilizzare sempre gli attrezzi che vengono adoperati per fare le conserve e i barattoli che si utilizzano per la conservazione delle preparazioni casalinghe, per evitare gravi conseguenze alla salute. I procedimenti illustrati sono validi, sicuri e sperimentati personalmente ai fini del consumo personale, a condizione che siano scrupolosamente rispettate tutte le norme igienico-sanitarie, assolutamente necessarie nelle preparazioni casalinghe per la conservazione dei prodotti alimentari.
Dopo la sterilizzazione controllate che nei barattoli si sia formato il sottovuoto: se il coperchio si muove sotto la pressione del dito al centro del tappo, sterilizzate di nuovo o consumate nell'arco di una settimana tenendo il barattolo in frigo.

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