Un primo piatto facilissimo da preparare e molto gustoso che ricorda i sapori di una volta per il pranzo della domenica o delle feste. Molto diffuso in buona parte della Sicilia, per questo abbinamento si cucinavano le margherite, dette anche "vampasciuscià" con il quale si indicavano le farfalle, perchè è talmente godereccio che sembra "volare in pancia", lasciando praticamente i commensali col desiderio di mangiarne ancora. Per il tipo di pasta ho usato i classici spaghetti ma va bene pure una pasta corta come farfalle, penne, rigatoni o paccheri, meglio se rigati, per trattenere meglio il sugo. Per 4 persone.
- 320 gr pasta corta: pennette o ditaloni;
- 400 gr di salsiccia di suino fresca;
- 200 gr di ricotta di pecora fresca;
- 300 ml di passata di pomodoro;
- 1 carota e 1 cipolla dolce;
- 100 gr di pisellini, facoltativi;
- 1 peperoncino, facoltativo;
- semi di finocchio in polvere;
- olio extravergine d'oliva;
- sale e pepe;
- mezzo bicchiere di vino bianco secco;
- 100 gr di caciocavallo grattugiato;
- mezzo mazzetto di prezzemolo;
Tritare finemente la cipolla e la carota e rosolare in una casseruola con 3 cucchiai di olio e il peperoncino per qualche minuto. Aggiungere la salsiccia privata del budello e sbriciolata e fare rosolare mescolando per 5 minuti circa. Bagnare con il vino e quando sarà evaporato aggiungere la salsa di pomodoro, i pisellini se graditi e lasciare cuocere a fuoco basso mescolando di tanto in tanto per 20 minuti quindi unire 1 cucchiaino di semi di finocchio in polvere e assaggiare prima di aggiustare di sale e pepe e lasciare ancora sul fuoco per altri 10 minuti.
Portare a bollore l'acqua salata per cuocere la pasta e intanto sbriciolare la ricotta con la forchetta in un piatto aggiungendo pochissima acqua di cottura della pasta per ammorbidirla. Appena la pasta è al dente, scolare e condire con la ricotta cremosa e il ragù maneggiandola bene per assemblare i sapori. Servitela cosparsa di formaggio caciocavallo grattugiato fresco. e una spolverata di prezzemolo tritato finemente.
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