Non sono chiare le origini di questo piatto, pare che il grande Pellegrino Artusi nell'Ottocento li assaggiò in una trattoria di Roma chiamata "Le Venete", dove erano chiamati già saltimbocca. A Roma, sono un piatto comunissimo fin da allora e si trovano spesso sia nei ristornati che nelle osterie ma anche sulle tavole di tutte le famiglie. Dosi per 4 persone.
- 4 fettine di vitello da 150 gr l'una;
- 4 fette di prosciutto crudo di qualità;
- 8 foglie di salvia fresche;
- ½ bicchiere di vino bianco;
- olio extravergine di oliva e burro q.b.;
- farina per infarinare;
- pepe nero appena macinato q.b.
Battere con il batticarne le fettine fino a farle diventare sottili e poi tagliarle in due. Mettere su ogni fettina un pezzo di prosciutto crudo e una foglia di salvia e con uno stuzzicadenti fissarli alla carne. Mettere una noce di burro e circa 2 cucchiai di olio in una padella larga a sufficienza per far stare le fettine di carne in un unico strato, a fuoco moderato. Infarinare le fettine così preparate, da un solo lato, quindi sistemarle nella padella e aumentare la temperatura per fare rosolare le fettine.
Appena il sotto è rosolato spruzzare con il vino, lasciare evaporare e intanto pepare, quindi coprire con un coperchio e far finire di cuocere per pochissimi minuti, abbassando la fiamma. Evitare di salare perchè il prosciutto è già sapido di suo. Togliere le fettine dalla padella e mettere al caldo e intanto prepariamo il sughetto di accompagnamento: versare nella stessa padella ancora calda una piccola noce di burro e un paio di cucchiai di acqua. Portare a bollore e fare restringere leggermente. Dividere questa salsina sul fondo dei piatti e sistemarvi sopra le fettine già pronte. Servire subito.Note bene: dato che il burro ha un punto di fumo basso, è importante inserire un poco di olio di oliva extravergine. E inoltre per vitello si intende un animale che va dai 4 agli 8 mesi. La carne è molto tenera, ha un alto contenuto di acqua ed è rosa pallido.


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