Marmellata gelatina d'arancia

Per chi preferisce la marmellata fatta in casa per le proprie preparazioni, le arance rappresentano probabilmente la soluzione più gettonata in questo periodo invernale. Una proposta sempre valida, sia come frutto intero, sia come succo, sia come marmellata. Ovviamente resta da sottolineare che la preparazione della marmellata deve essere gestita in cucina con un minimo di perizia tecnica. Questo perché le arance si portano dietro una tendenza amara che deve essere in qualche modo alleggerita in favore della parte dolce. In ogni caso, per fare la marmellata con gli agrumi è bene conoscerne la provenienza, perché si utilizza anche tutta la buccia che è la parte che assorbe gli eventuali agenti chimici. L'unico consiglio che vi dò prima di leggere gli ingredienti è di non stupirvi della quantità di acqua prevista, e anche di non pensare di modificarla perchè questo è il segreto per ottenere una marmellata dall'aspetto gelatinoso e trasparente come da foto. Le dosi indicate bastano per una decina di barattoli da confettura di circa 300 gr.

2 kg di arance da spremuta bionde;
1,8 di zucchero di canna;
2 litri di acqua naturale;
2 limoni bio;

Mettere a bagno le arance già lavate, dopo averle punzecchiato con una forchetta, riponendole in un’ampia pentola colma d’acqua da cambiare ogni mattina e ogni sera per 3 giorni: così facendo, le arance perderanno quella parte amara che spesso si incontra all'assaggio e sarà possibile ottenere una marmellata senza scartare le scorze. Al quarto giorno, eliminare le estremità, tagliare le arance a metà, rimuovere eventuali semi,  e affettarle con tutta la buccia a meno di mezzo centimetro, conservando i semi in un piccolo sacchetto di tela.

Versare il tutto, semini compresi nel sacchetto, in una pentola molto capiente con la quantità di acqua prevista e portare tutto a ebollizione. A questo punto si può decidere di sostituire parte dell'acqua destinata per la ricetta, con la stessa quantità di pectina fatta in casa. Lasciare a sobbollire circa quindici minuti, quindi unire una metà di zucchero e il succo dei limoni e mescolare fino ad avvenuto scioglimento dello zucchero. Unire il resto dello zucchero e con il fuoco medio basso fare sobbollire la marmellata per 40 minuti almeno, mescolando spesso.

Togliere il sacchetto con i semini dalla pentola in cottura e, si è giunti alla prova del piattino: una volta riposta una goccia di marmellata su un piattino, lasciare freddare qualche minuto e poi inclinare il piattino stesso, se si verificherà uno "scivolamento" piuttosto faticoso allora la nostra preparazione sarà giunta a conclusione. La decisione sulla consistenza della marmellata dipenderà da voi e da quanto si lascerà la pentola sul fuoco. Indicativamente, si va da un'ora e mezza o due. 

Adesso possiamo versare la marmellata bollente nei vasetti precedentemente sterilizzati a mezzo centimetro dal bordo, richiuderli e riporli capovolti dentro una scatola. Sarà necessario lasciarli raffreddare per tutta la notte. Terminato questo procedimento e una volta ottenuto il sottovuoto controllandone i tappi, etichettateli con il contenuto e la data di preparazione e conservateli in un luogo buio e asciutto, la marmellata potrà essere conservata per un anno.
I barattoli che non avessero il sottovuoto possono essere conservati in frigo e consumati entro un mese.

Attenzione! Leggere attentamente le raccomandazioni di seguito indicate.

Si raccomanda di sterilizzare sempre gli attrezzi che vengono adoperati per fare le conserve e i barattoli che si utilizzano per la conservazione delle preparazioni casalinghe, per evitare gravi conseguenze alla salute. I procedimenti illustrati sono validi, sicuri e sperimentati personalmente ai fini del consumo personale, a condizione che siano scrupolosamente rispettate tutte le norme igienico-sanitarie, assolutamente necessarie nelle preparazioni casalinghe per la conservazione dei prodotti alimentari. Dopo la sterilizzazione controllate che nei barattoli si sia formato il sottovuoto: se il coperchio si muove al centro del tappo sotto la pressione del dito, sterilizzate di nuovo o consumare nell'arco di una settimana tenendo il barattolo in frigo.

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