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Katrina in cucina

Dove i sapori incontrano la tradizione.

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La cucina tradotta di Jamie Oliver
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Crostata frangipane

Pubblicato da Caterina in data luglio 22, 2023

Dolci e Dessert Torte

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Antipasto di sfoglia alla pizzaiola

Pubblicato da Caterina in data luglio 14, 2023

Antipasti Menù bambini Pane Pizza e Focacce Ricetta vegetariana

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Minestra con i tenerumi al pomodoro

Pubblicato da Caterina in data luglio 12, 2023

Primi piatti Ricetta vegana Ricette Regionali Ricette siciliane

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Piadina all'olio, veloce e fragrante, arrotolabile tipo wrap

Pubblicato da Caterina in data luglio 05, 2023

Pane Pizza e Focacce Piatto unico

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Sarde fritte alla palermitana o allinguate

Pubblicato da Caterina in data luglio 04, 2023

Antipasti Ricette Regionali Ricette siciliane Secondi di pesce

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Come da brava siciliana doc, prediligerò le ricette con i prodotti che la mia terra mi offre, anche se vi prometto assaggi da tutto il mondo. Insieme proveremo nuovi piatti e gusteremo specialità lontane.

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Ricetta siciliana: spaghetti al pesto di zucchina lunga, pomodoro e basilico

Questa ricetta prevede l'utilizzo della zucchina lunga, ma in una versione molto insolita. Solitamente la si aggiunge alle minestre oppure, cotta semplicemente e condita con olio, ma sono sicura che il pesto è la ricetta nella quale il sapore della zucchina, ben esaltato da tutti gli ingredienti usati, è assolutamente unico e particolare. 500 gr di zucchina lunga, già pelata con il pelapatate; 2 carote e 1 costa di sedano; 1 cipolla media; 2 cimette di basilico fresco già pulito; 1 pomodoro rosso pelato e privato dei semi; 1 spicchio d'aglio spremuto allo spremiaglio; 100 gr di pecorino grattugiato olio extravergine d'oliva; sale marino e pepe nero appena macinato. Tagliare a dadoni la zucchina, le carote, il sedano, la cipolla e mettere il tutto a cuocere in una pentola con acqua abbondante per 10 minuti. Togliere le verdure appena cotte con un mestolo forato tenendo l'acqua di cottura per cuocervi in seguito gli spaghetti. Mettere le verdure in un

Olive verdi schiacciate in salamoia

Come ogni anno ad ottobre mi accingo nella raccolta delle olive: chiarisco bene raccolgo le olive dell'alberello che ho in giardino, che mio padre ha piantato anni addietro nel mio orticello. Preparare le olive in salamoia è veramente semplice e quest'anno ho deciso di postarvi la ricetta. Potete mangiarne una parte appena preparate e conservarne il resto per il consumo invernale cercando di consumarle tutte prima che arrivi la stagione calda. 2 kg di olive verdi; sale marino grosso; acqua; 1 grosso barattolo di vetro di 3 kg di capacità per la preparazione; 5 o 6 barattoli di circa 400 ml per la conservazione; Schiacciare le olive, posizionando un vecchio strofinaccio sul tagliere già foderato con una pellicola o una busta di plastica, utilizzando il batticarne e un paio di guanti per evitare di macchiare le mani con il succo delle olive schiacciate e metterle nel barattolo di vetro, quindi sciacquare una volta con acqua e poi ricoprirle interamente di acqua pul

Lumaconi ripieni con crema di baccalà su salsa di piselli

Preparatevi a gustare una esplosione di sapori con questa ricetta proposta da Antonino Cannavacciuolo: i lumaconi, tipica pasta grossa da preparare con svariati ripieni, qui sono proposti con una cremosa farcia di baccalà e patate e sono una vera bomba di bontà e gusto. Dosi per 4 persone. 500 gr di baccalà, già dissalato; 3 patate; 2 scalogni; 300 gr di pisellini freschi o surgelati; mezzo mazzetto di prezzemolo; pasta tipo lumaconi, 5 per ogni porzione; sale marino e pepe nero appena macinato; olio extravergine d'oliva; olio aromatizzato all'aglio; foglioline di basilico fresco per decorre; Portare a bollore la pasta e cuocere i lumaconi. Ungere il baccalà con olio d’oliva e scottarlo in una padella ben calda, quindi sistemarlo in una ciotola, aggiungere un po' di prezzemolo tritato e un filo di olio aromatizzato all'aglio e lavoralo con l’aiuto di una forchetta. Tagliare 2 patate a fettine sottili e 1 scalogno e cuocere in un padellino con un cucchia

Ricetta siciliana: la mia ricotta salata al forno

Grandissima consumatrice di ricotta in tutte le sue forme (e nella mia amata Sicilia le forme sono tante!) ho provato anch'io a fare da me la ricotta salata al forno e guardate la foto: viene l'acquolina al solo vederla e vi posso assicurare che è una bontà. L'idea nasce quando mi sono ritrovata in frigo 3 "fuscelle" di ricotta freschissima, omaggio di un'amica carissima e così ho optato per la conservazione del prodotto e dopo 8 giorni ecco a voi il risultato e sono veramente contenta perchè è la prima volta che la faccio. kg: 1 di ricotta di pecora fresca, gr: 30 di sale marino da cucina, Innanzitutto evitare di toccare la ricotta con le mani per tutto il tempo della lavorazione. Usare una gratella di plastica o metallo posta sopra un piatto e sistemarvi 2 foglia di carta paglia assorbente piegati e rovesciarvi sopra, delicatamente, la ricotta già lasciata a scolare qualche giorno in frigo, coprire con altri 2 fogli di carta paglia facendola aderir

Filetto di maiale marinato a secco

Sicuramente è una ricetta molto particolare: un buon pezzo di carne, buone spezie e tanta pazienza. Il filetto di maiale marinato a secco sicuramente sbalordirà i vostri invitati a cena. Grazie alla marinatura in sale e zucchero, e una stagionatura di almeno 3 giorni si eliminano tutti i batteri, quindi tutti tranquilli: si può mangiare senza problemi. La scelta è caduta sulle spezie che più mi piacciono, ma potete sbizzarrivi come preferite, mentre altri suggerimenti potrebbero essere: alla paprika piccante, alla curcuma e semi di finocchio, semplice al pepe nero e rosmarino, al curry o solo all'origano, ci sono tantissime spezie e aromi che potete usare, basta solo avere un pò di fantasia. Inoltre è molto semplice da servire su dei crostini con un filo d’olio, al naturale tagliato sottile, con della piadina o nella focaccia appena sfornata. 1 filetto di maiale circa 500 gr; 1 kg di zucchero semolato; 1 kg di sale a grana grossolana; rosmarino secco; pepe nero in grani; bacche di

Peperoncino a campanella o cappello del vescovo

Tra le molte varietà di peperoncino piccante, la varietà detta “a campanella” o Bishop Crown: cappello del vescovo, occupa un posto importante tra le varie specie di peperoncini piccanti per le sue peculiarità. Anzitutto la taglia della pianta: può crescere come un peperone normale fino ad una altezza di 150-200 cm, contrariamente agli altri peperoncini piccanti che hanno generalmente taglie più contenute. Non è eccessivamente piccante, per cui si presta ad essere conservato in svariate ricette, e infine, sempre contrariamente a quasi tutte le varietà di peperone, può essere coltivato con successo come pianta perenne, arrivando a formare dei cespugli molto decorativi. Nonostante la taglia della pianta sia ragguardevole, io personalmente l’ho coltivata in vasi di 24 cm di diametro, pur avendo qualche difficoltà con l’irrigazione che, in giornate di caldo intenso, doveva essere ripetuta anche due volte al giorno. La scarsità di acqua rende il peperoncino più piccante. Questa è una ricett

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